Come aumentare le visite al nostro blog

socialnetworking-604x270Quando ho aperto questo blog mi sono dato 3 obiettivi: studiare il mondo dei social e del community management leggendo più articoli possibile, condividere questi articoli e fare pratica.

Ovviamente non ho mai pensato che un obiettivo potesse essere quello di avere un tot numero di condivisioni al giorno dei miei post oppure aumentare il numero dei commenti di giorno in giorno, visto che blog di questo tipo ne esistono tantissimi e di blogger famosi e competenti idem. Credo però che sia normale sperare che un nostro articolo postato abbia un minimo di seguito, parlo di poca roba, già un commento ci svolta una giornata…anzi no…un mese intero!

Per questo mi incuriosisco molto quando, nel web, trovo articoli del tipo “Come aumentare le visite sul tuo blog“, e proprio oggi mi sono imbattuto in uno di questi scritto da Riccardo Esposito, dove ho trovato 11 utili consigli per vivacizzare le presenze nei nostri blog.

Eccoli qua:

1 – Usare Facebook, Twitter e Google Plus: capire il nostro target, condividere i nostri contenuti ma anche condividere i contenuti degli altri.

2 – Inserire i bottoni social: come far condividere i propri post se nel nostro blog non sono previsti i bottoni social? Ormai ci sono molti modi per inserire i bottoni, dai plugin al codice originale.

3 – Pubblicizzare vecchi articoli: è importante anche saper riproporre vecchi post adattati e modificati.

4 – Usare i link su Youtube: utilissimo per aumentare le condivisioni ed i commenti.

5 – Commentare: lasciare commenti nelle community affini al nostro target è un ottimo metodo per farci conoscere ed aumentare le visite al nostro blog, ma mi raccomando NO SPAM!

6 – Pubblicare un sondaggio: alle persone piace essere chiamate in causa e sapere che la loro opinione è importante.

7 – Creare un’infografica: sono una manna per le condivisioni!

8 – Cercare le giuste keyword: per farci trovare da Google e affini dobbiamo usare le giuste keyword non solo nel testo ma anche nel tag title e tag alt delle immagini.

9 – Usare una firma HTML: per aumentare le visite dobbiamo sfruttare anche la valanga di email che mandiamo ogni giorno. Come? Un bella firma con link al nostro blog!

10 – Scrivere un guest post: è importante non solo per ottenere visite e condivisioni al nostro blog ma anche per far conoscere le nostre capacità ad un pubblico più ampio, come sempre è importante non esagerare!

11 – Pubblicare un tutorial completo: postare un video dove spieghiamo come fare qualcosa o risolvere un problema farebbe gola a tutti ed aumenterebbe le visite e le condivisioni ma dobbiamo essere bravi a trovare l’argomento giusto e a fare una guida esaustiva.

Questi sono gli 11 utilissimi suggerimenti che Riccardo ci da nel suo articolo http://www.mysocialweb.it/2012/01/29/11-modi-per-aumentare-immediatamente-le-visite-del-tuo-blog/, io li ho trovati molto interessanti e mi sto già attivando per seguirli. Voi cosa ne pensate?

Ah! Ovviamente il padre di tutti i consiglio è sempre lo stesso: scrivere articoli di qualità!

Tool: 4 strumenti gratuiti per Facebook

a-new-tool-for-adding-facebook-features-to-your-website2Quando ci si trova a lavorare con pagine Facebook, e questo vale in particolare per i Community Manager, è necessario aiutarsi con alcuni strumenti (i famigerati tool), diciamo che sono un po’ i ferri del mestiere. Ma spesso e volentieri questi ferri sono a pagamento e non sempre si ha a disposizione un budget adeguato che ci permetta di comprarli.

In questo articolo http://communitymanagerfreelance.it/blog/facebook-tool-community-manager/Domenico Armatore, ci presenta 4 tool gratuiti per il monitoraggio, il benchmarking e la creazione di contenuti per le pagine Facebook.

1 – Facebook page Barometer: con questo strumento possiamo comparare le performance di una nostra pagina Facebook con quelle di altre 9000 pagine analizzate dal tool ed è possibile effettuare un’analisi sia a livello di pagina che di post.

2 – Fanpage Karmaconsente di effettuare un benchmark tra due o più pagine Facebook, è possibile analizzare altri social ed ha anche una sezione dedica agli insights.

3 – Pagemodotool molto utile per la realizzazione di contenuti per le pagine Facebook ed altri social, infatti ci da la possibilità di realizzare cover per la pagine, elaborare post e card grafiche.

4 – LikeAlyzer: questo tool ci permette di fare un’analisi della nostra pagina Facebook e ci da anche dei suggerimenti sul come migliorarla.

Come vedete in giro per il web ci sono molti tool utili e gratuiti, il mio consiglio come sempre è di leggere l’articolo proposto per avere ulteriori dritte sull’argomento e se per caso conoscete altri tool gratuiti scrivetemi in modo tale da allungare la lista!

Fonte: http://communitymanagerfreelance.it/blog/

I tools da conoscere per fare marketing con un tweet!

twitter-marketing-toolsCiao a tutti!

Oggi voglio scrivere di Twitter ed in particolar modo di 3 classi di strumenti molto utili per fare marketing sulla piattaforma dell’uccellino blu cinguettante e lo farò riportandovi questo articolo http://www.argoserv.it/twitter-tools-strumenti-per-marketing scritto da Valentina Lepore per il blog dei miei amici di Argoserv.

Se abbiamo scelto Twitter per fare marketing è importante utilizzare gli strumenti giusti per ottimizzare il nostro lavoro. Ora vedremo 3 categorie tool che tutti dovremmo conoscere:

  • Dashboard: sono quelle piattaforme che permettono di gestire diversi account social. Riferendoci a Twitter con le dashboard è possibile pubblicare tweet, seguire la timeline, gestire follower e following, organizzare e seguire liste, effettuare ricerche. In più questi strumenti spesso hanno anche funzionalità di programmazione delle attività e di analisi. Le più utilizzate sono Tweetdeck e Hootsuite.
  • Scheduling: su Twitter le informazione viaggiano ad altissima velocità e la vita di un tweet è molto breve, quindi è importante pianificare l’attività ma senza dover seguire direttamente un account altrimenti non si avrebbe tempo per fare nient’altro! Per questo esistono degli strumenti che ci permettono di scrivere i tweet e programmarne l’uscita nell’arco della giornata: Buffer, Futurtweets e Twuffer solo per citarne alcuni.
  • Analytics: dobbiamo sempre analizzare i dati per poter decide la miglior strategia per il nostro business. Per twitter esistono molti tool di analisi, alcuni a pagamento ed altri gratuiti, che ci aiutano a capire quali sono le caratteristiche dei vari account o a scoprire le tendenze del momento. Eccone alcuni: Twitter AnalyticsTopsySimply Measured e Twitter Counter.

Questa è una pillola dell’articolo quindi vi consiglio di leggere per avere una visione più completa e per poter diventare infallibili nelle vostre campagna marketing su Twitter!

IKEA EMOTICONS: l’acchiappa dati!

screen322x572IKEA luogo di gioie (per le donne ) e dolori (per gli uomini) dal quale tutti prima o poi dobbiamo passare!

Qui entrano giovani coppie (dove lei trascina lui che cerca di divincolarsi) ed allegre famiglie (dove lei,con una mano trascina sempre lui che cerca sempre di divincolarsi, e con l’altra lancia il figlioletto nella vasca delle palline colorate sperando di ripescarlo all’uscita altrimenti si accontenterà di quello che per primo abboccherà alla sua mano).

Il colosso svedese, che ha avuto il merito non solo di far spendere soldi a milioni di persone ma anche di  convincerli che i mobili se li devono montare da soli, ha deciso di fare un regalo ai suoi affezionati clienti (e non): IKEA EMOTICONS!

Men and women have always found difficulty in communication. In the home situation misunderstandings occur most around clutter. And that is why IKEA introduces Emoticons: a communication tool to ensure universal love
and understanding in your home. All your hints, desires and questions will be understood right away. Give it a try. Start spreading happiness.

(ika.com)

Come scritto nel loro sito, da IKEA sono convinti che tra donne ed uomini ci sono problemi di comunicazione e che il grande disordine che di solito regna nelle case è frutto di incomprensioni verbali, così hanno deciso di donarci le loro “rivoluzionarie”  Emoticons grazie alle quali amore ed armonia torneranno a regnare nelle nostre dimore. C’è anche un simpatico video che ci spiega tutto ciò:

Che generosità! Mi sento in dovere di ringraziare in nome di tutta l’umanità!…Ma…aspetta un secondo…che succede quando proviamo ad attivare la testiera?…..

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Ecco che “l’accesso completo permette allo sviluppatore di questa tastiera di trasmettere qualsiasi dato venga digitato, incluso ciò che è stato precedentemente immesso usando questa tastiera. Tali dati possono includere informazioni riservate come il numero della tua carta di credito o il tuo indirizzo” ovvero ora IKEA sa tutti i cavoli nostri e si può fare una bella ricerca/studio di mercato e preparare delle offerte ad hoc davanti alle quali spalancheremo bocca ed occhi pensando “Ma come fanno a sapere che mi serve proprio questo?!”….ecco come, grazie alle loro filantropiche Emoticons! 😉 (questa l’ho messa tanto per restare in tema!)

Però dobbiamo ammetterlo, da un punto di vista di marketing, engagement, awareness e fidelizzazione: GENI ASSOLUTI!

Chi sarà il prossimo a regalarci le sue Emoticons o magari un SIRI brandizzato?

Fonte: http://www.ikea.com/

Fonte: http://www.civippo.it/ikea-emoticons/

Mobile Marketing: crescita ed opportunità

Smartphone with cloud of application iconsOrmai il termine App è parte integrante del nostro vocabolario. Chiunque abbia uno smartphone (solo in Italia siamo il 62% a possederne uno, http://www.corrierecomunicazioni.it/tlc/19858_nielsen-ha-uno-smartphone-il-62-degli-italiani.htm) avrà sicuramente avuto a che fare con un’applicazione almeno una volta nella sua vita.

Il Mobile Marketing è in continua crescita e nel 2015 rappresenta una grande opportunità di business per tutte le aziende. Ma siamo sicuri che le imprese abbiamo capito il reale potenziale del Mobile e che siano pronte ed in grado di sfruttarlo? Inseriranno nel loro piano di marketing una vera e proprio strategia mobile?

I dati parlano chiaro, basta fare due esempi:

  • Nel quadriennio 2014-2017 gli investimenti pubblicitari nel Mobile (42 mld $) staccheranno quelli nel desktop (20 mld $) e TV (19 mld $)
  • Aumenta la crescita del il mercato delle app nei paesi emergenti e le super potenze (Giappone, Sud Corea e Stati Uniti) che continuano a generare revenue più alte del resto del mondo messo insieme (nonostante una crescita in termini di download molto bassa e un mercato quasi saturo).

Per quanto riguarda la quota di mercato dei maggiori sistemi operativi non c’è partita, comanda Android con 81,5% seguito da iOS con 14,8%, agli altri le briciole.

Qui http://iquii.com/2015/03/23/mobile-marketing-strategia-performance/ potete trovare una articolo scritto da Simone Cinelli per il blog di IQUII che ci spiega nel dettaglio la crescita del Marketing Mobile.

Tool: Talkwalker

talkwalker-yeti-social-media-monitoring-analyticsHo aperto questo blog da meno di tre settimane quindi non mi aspettavo chissà quale risultati in tema di visite e commenti, anzi, in generale, questo blog non ha l’obiettivo di diventare tra i più visitati e commentati, ma, come scritto nel mio primo post, mi serve per studiare ed imparare, è come un grande quaderno per gli appunti solo che è aperto a tutti.

Mi sono comunque chiesto come si fa a non demoralizzarsi quando si apre un blog e vedi che nessuno ti si fila? Si è normale ok, non è che chiunque apre un blog, magari pure su un argomento già iper chiacchierato, viene (subito) seguito da un cumulo di fan in delirio, però ci sarà un modo, una tecnica, un trucco, un qualcosa che ti possa aiutare a farti notare un minimo o quanto meno a farti capire a chi rivolgersi e come farlo.

Così ho deciso di cercare qualcosa sulla rete e mi sono imbattuto in un articolo di Riccardo Esposito dove si parla di un tool molto utile per chi vuole fare blogging: Talkwalker.

Grazie ad una ricerca per argomento Talkwalker è utilissimo per trovare profili interessati al nostro argomento. La ricerca mostra tutti i social media (dai quotidiani alle TV, dai blog ai social network)  in cui la parola cercata è presente ed in più può essere perfezionata attraverso alcuni filtri.

Forse la cosa più interessante è la lista degli influencer che parlano dell’argomento che abbiamo cercato. E proprio sugli influencer sta gran parte del lavoro che bisogna fare per dare una spinta al nostro blog, dobbiamo entrare in contatto con loro, interagirci, seguirli ma mai perseguitarli!

Questo tool è molto interessante ed utile, forse unica pecca, per chi non usa un blog per fare businees, è che non è gratuito ma una volta iscritti si ha un periodo di prova di 14 giorni dopodiché diventa a pagamento.

Qui trovate l’articolo completo: http://www.mysocialweb.it/2014/11/27/talkwalker/. Qualcuno già usa Talkwalker? Fatemi sapere! 🙂

6 modi per migliorare la nostra pagina Facebook

Vogliamo migliorare l’engagement della nostra pagina Facebook? I nostri messaggi di Facebook sono ottimizzati?

Come e quando si posta su Facebook ha un impatto importante su come i nostri fan interagiscono con i nostri contenuti.

In questo articolo scopriremo 6 modi per ottimizzare le nostre tattiche di pubblicazione su Facebook.

improve facebook page post results

1) Inserire immagini delle giuste dimensioni

Probabilmente stiamo già pubblicando un sacco di foto. Dopo tutto, i messaggi di Facebook che includono immagini superano i post di solo testo. Ma sono della misura giusta? Andranno bene quando saranno condivise su Facebook?

Quando condividiamo o carichiamo le immagini su Facebook, è ritagliata e visualizzata con formato 504 x 504 pixel. Queste dimensioni variano se si caricano più di una foto alla volta.

2) Condividi i link nel giusto modo

Ci sono due modi per condividere un link su Facebook. O si può caricare una foto direttamente su Facebook e inserire il link nella didascalia, o è possibile incollare un link nel post di Facebook e lasciarlo popolare con una immagine e descrizione dall’articolo (Facebook chiama questo link-format).

Nel primo scenario, il collegamento non ha molto contenuto o informazioni (solo quelle fornite). C’è solo una foto con un link nella didascalia.

Nel secondo scenario (il link-format), quando si incolla il link nel proprio aggiornamento, appaiono ulteriori informazioni sull’articolo, il titolo, un breve frammento di questo articolo e l’URL. Tutti questi elementi daranno al lettore una migliore idea se l’articolo merita un click.

clickable areas in facebook update

Ha importanza quale opzione scegliere? Si! Facebook sta studiando più da vicino come le pagine vengono condivise, e ha scoperto che gli utenti preferiscono di solito fare clic sui messaggi link-format perché danno maggiori informazioni.

Per soddisfare tale preferenza, Facebook darà la priorità a chi mostra maggiori link-format e minor numero di link condivisi con didascalie o aggiornamenti di stato.

Si può notare che il post link-format di Social Media Examiner sopra non ha un link nel post principale ma confida che gli utenti faranno clic sull’immagine o sulla descrizione.

3) Usa le opzioni di targeting di Facebook

Facebook ha recentemente introdotto due nuove opzioni di targeting per i posti di pagina: Target Interests e Post End Date.

interest targeting options

Target Interests si utilizza per dirigere gli aggiornamenti ad un gruppo ristretto, e in cambio (si spera) ricevono un maggiore engagement.

Quando si utilizza l’opzione Data post End, si predeterminare la durata della vita del nostro post nel news feed. Quando la data passa, nessuno vedrà il post nella loro news feed, anche se rimane sulla nostra pagina. Questo è un modo efficace per promuovere eventi e altri posti specifici in tempo.

4) Includere il “Call to Action”

Gli utenti di Facebook si muovono rapidamente attraverso le loro news feed. Se si desidera farli fermare ed interagire, è necessario chiedere loro di fare qualcosa. Dobbiamo includere sempre un invito all’azione nel nostro post, ma senza esagerare!

facebook update call to action

Questo messaggio di Papa Johns Pizza include un invito all’azione in modo così naturale che non disturba il post.

5) Posta al momento giusto

Se i post non sono pubblicati quando è più probabile che vengano visti, non si può pretendere un buon engagement. Quando è il momento giusto per pubblicare? Beh, varia a seconda del pubblico.

Controlliamo Facebook Insights per vedere quando i nostri fan sono in linea. Possiamo trovare i dati per ogni giorno della settimana e basare il nostro programma di invio su quando è più probabile che i nostri fan possano vedere i nostri post.

facebook insights audience graph

Ma i dati non possono sempre dare un quadro completo. Non ignoriamo i nostri istinti. Pensiamo al nostro target di riferimento e che cosa sappiamo di loro.

Ad esempio, se sappiamo che il gruppo target è composto da madri lavoratrici, l’ora di pranzo e la sera sono probabilmente i momenti più efficaci per noi per postare.

Il consiglio è di postare sempre mezz’ora prima del tempo ottimale. Se la maggior parte dei fans, entra in Facebook alle 8 di sera, l’aggiornamento dovrebbe essere inviato alle 7:30. In questo modo, quando i fans saranno online il nostro post sarà già nella loro news feed.

6) Non esagerare con le promozioni

Secondo un recente aggiornamento di Facebook, i messaggi eccessivamente promozionali saranno penalizzati e non appariranno più nelle news feed.

facebook clickbait example

Conclusione

Seguire i giusti consigli e stare al passo con gli aggiornamenti di Facebook può fare una grande differenza nel modo in cui i fan interagiscono con Noi. Dobbiamo tenere il passo con i cambiamenti di Facebook e di modificare le nostre tattiche, se necessario.

Fonte: http://www.socialmediaexaminer.com/improve-your-facebook-page-results/

Ma dove vai se il blog non ce l’hai!?

Tranquilli non è un post per farmi il fico perché ho aperto un mio blog, ma è per sottolineare quanto sia importante per le imprese, ed in generale per chi vuole fare business, avere un proprio blog da affiancare al caro e vecchio sito internet.

Questo perché proprio il vecchio e caro sito internet ormai lo hanno tutti e quindi è necessario fare un passo in più, stare un passo avanti agli altri, e questo passo si chiama blog.

Quali sono i vantaggi che porta un blog? Decisamente tanti:

  • I siti internet con blog hanno in media il 97% in più di link inbound, facendo così aumentare le visite al sito e la sua indicizzazione (434% di pagine indicizzate in più rispetto a siti senza blog)
  • Il 61% dei consumatori fa almeno un acquisto in base ad un post del blog
  • Il 60% dei consumatori sviluppa un sentiment positivo verso l’azienda dopo averne letto il blog
  • L’82% dei consumatori è felice di leggere contenuti rilevanti del blog
  • Il 70% dei consumatori conosce meglio l’azienda attraverso il blog piuttosto che tramite la pubblicità
  • Il 31,1% dei consumatori considerano il blog il secondo fattore più influente al momento dell’acquisto

Ovviamente è molto importante scrivere contenuti di qualità che coinvolgano il nostro pubblico, che lo appassionino e che lo portino a condividere i nostri post tramite i social network aumentando così il traffico alle nostre pagine.

Altra cosa molto importante, da tenere in considerazione, è capire qual è il momento giusto della giornata per pubblicare i nostri post, ed è stato dimostrato che i momenti migliori sono il lunedì e il giovedì verso le 10 del mattino.

Quindi quando qualcuno ci chiederà “Pausa caffè?“, noi risponderemo “No grazie, pausa blog!

Qui di seguito trovate una bellissima infografica, che ho preso da http://blog.oneminutesite.it/, che saprà spiegarvi meglio di me quello che ho appena scritto 😉

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Quelli che Facebook

imagesDa quando ho deciso di aprire questo blog, ogni volta che mi imbatto in un articolo interessante, lo archivio, lo metto da parte e mi dico “bello, domani lo pubblico!“, eh ma a forza di “domani lo pubblico” ne ho accumulati già un centinaio!

Così oggi mi sono messo un po’ a spulciare tutti gli articoli che ho accatastato e (casualmente) ne ho riesumato uno di un mese fa (ma preciso preciso, 17 Febbraio), pubblicato sul sito Seocial, dal titolo “Gli 8 peggiori scemi del marketing su Facebook“, potevo farmi fuggire un titolo del genere?!

L’articolo è molto interessante, istruttivo ed anche divertente..insomma si fa leggere facile! L’autore fa una lista di quei clienti-tipo che hanno dubbi ricorrenti, o che commettono sempre gli stessi errori, e lo fa in maniera sarcastica ed irriverente.

Abbiamo:

  • Quello che pensa di saper fare da solo Ads su Facebook tramite il pulsante “promuovi” sulla fan page e poi non si capacita del perché non ottiene risultati
  • Quello che apre una pagina fan o pagina evento ed invita tutti a cliccare su “Mi piace“…ma proprio tutti! Dagli amici alla nonna, passando per il postino!
  • Quello che non sa scegliere la frequenza dei post e che prende a modello l’Huffington Post che va alla media di un post l’ora (a volte sbagliando anche lui)
  • Quello che non sa se aprire una pagina o un profilo
  • Quello che non legge le policy e poi non si spiega perché Facebook banna i suoi fantastici annunci
  • Quello che vuole avere più fan e pensa di poterli comprare “al chilo” senza capire che non è importante solo la quantità dei fan ma anche, e soprattutto, la qualità
  • Quello precisino che analizza tutto e basa i suoi post solo sulle statistiche
  • Quello che crede che Facebook sia la soluzione al fatto che la sua attività non stia andando bene

Qui l’articolo http://www.seocial.it/marketing-su-facebook/ ….qualcuno di voi si rivede nel SMM o nel cliente? 😀

Gli errori da evitare nella comunicazione sui Social Media

Sempre più spesso nelle aziende ci si trova a gestire la comunicazione sui social media (Facebook, Twitter, LinkedIn, Instagram…) e capita frequentemente di commettere alcuni errori che rischiano di rovinare tutto quello che di buono si è fatto.

Ma quali sono gli errori più comuni che fanno le aziende e che sono assolutamente da evitare?
  1. Concentrarsi sulla quantità dei follower e non sulla qualità: bisogna trovare chi è realmente interessato al nostro prodotto
  2. Non postare regolarmente contenuti coinvolgenti: milioni di persone fanno acquisti online ogni anno, dobbiamo essere in grado di attirare la loro attenzione
  3. Non convertire i follower in clienti: solo il 12% delle persone che vede annunci sui social media poi compra un determinato prodotto, per questo dobbiamo creare post il più accattivanti possibile
  4. Puntare su troppi social media: dobbiamo focalizzarci su quei social media dove sono presenti i nostri potenziali clienti
  5. Non avere una “brand personality“: se i nostri post sono generici e noiosi non attireremo clienti
  6. Fare spamming: non dobbiamo inserire troppi post, ma quelli giusti
  7. Fare tutto manualmente: esistono diversi tools che possono aiutarci a gestire più social media contemporaneamente e a programmare i post, in modo tale da guadagnare del tempo
  8. Trasmettere lo stesso messaggio su tutti i social media: è meglio creare un messaggio diverso per ogni canale
  9. Non avere una strategia: bisogna sempre prima preparare la nostra social media strategy
Quest’ infografica renderà tutto ancora più chiaro 😉
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